Airolo in transizione 2012 – un bel successo

Da giovedì 19 a domenica 22 la terza edizione del Festival di musica e comunità “Airolo in transizione” ha portato in alta Leventina concerti di alta qualità, divertito grandi e piccini con uno spettacolo di cantastorie e giocoliere, continuato il dibattito sull’utilizzazione dello spazio pubblico, presentato vari film tematici e si è concluso con un corteo coloratissimo attraverso le vie del borgo con tamburini e tanti bambini. Gli spettacoli si sono svolti in spazi diversi – da quello del Dazio Grande a Rodi, alla Chiesa di Madrano , dal Salone Olimpia alla palestra comunale, al Cinema Leventina e nelle piazzette del paese – sempre gremiti di pubblico.

 

Il via giovedì al Dazio Grande con un progetto musicale inedito ispirato a Monteverdi, un incontro fra il jazz del tubista francese Michel Godard e il violino barocco di Chiara Banchini. Sonorità squisite e avvolgenti con la voce di Guillemette Laurens che si è persino cimentata con alcuni versi nel non facile dialetto leventinese. Nella Chiesa di Madrano il clarinettista Gianluigi Trovesi e il fisarmonicista Gianni Coscia hanno dato prova della loro eccellenza musicale ma anche di una coinvolgente simpatia presentando i vari elementi del loro programma. Il concerto del quartetto svittese Hujässler è stata la dimostrazione dell’enorme ricchezza racchiusa nel repertorio di musiche tradizionali riletto e reinterpretato con quel pizzico di ironia che si trova anche nella scelta del loro nome che evoca i musicanti di strada. Sabato sera poi il grande momento del festival con la prima esecuzione mondiale di una composizione fatta appositamente per l’occasione da Gianluigi Trovesi per le Filarmoniche di Airolo e di Piotta, unite sotto il nome di Banda PuntSort, dal toponimo della zona limitrofa fra i due comuni. La composizione porta il titolo “Ricercar Gottardo” ed evoca musicalmente la regione del massiccio con gioia e tristezza, emozione e allegria, dal ricordo delle vittime dei trafori del San Gottardo alle filastrocche contadine fino alle note della Montanara cantata in finale dalle quasi 300 persone che gremivano la palestra. Ci sarà l’occasione di riascoltarla il prossimo anno quando sarà eseguita al festival Alpentöne di Altdorf.

 

Nel dibattito sull’utilizzazione dello spazio pubblico si è parlato della regione com’è e di come potrebbe essere ma anche di com’era. E allora basti ricordare un dato di quando Airolo nella fine dell’800 contava fino a 7'000 abitanti con la presenza di minatori, operai , tecnici giunti in valle anche con le loro famiglie per il traforo ferroviario. La Filarmonica di Airolo nacque proprio in quell’epoca, nel 1876, quando l’enorme cantiere era inserito nella realtà locale e nella vita di comunità, tempi duri certamente ma probabilmente molto meno alienanti di quelli dei cantieri attuali.

In conclusione domenica tanti bambini hanno costruito nel corso di un atelier dei coloratissimi smilzi, uccelli variopinti portati poi attraverso il paese su lunghe stanghe di legno. E il percorso del corteo si è mosso negli spazi che sono stati recentemente abbelliti con panchine, fontane e pannelli, piccoli luoghi d‘incontro frutto della collaborazione fra la popolazione e il Comune e proposti nel corso delle precedenti edizioni di “Airolo in transizione”. Nuovi progetti sono già stati lanciati assieme all’appuntamento per un altro festival fra due anni.


Manifesto del Festival

Manifesto del Festival 2012



Manifestazione sostenuta da:


                                  



          

Patrizia e Franco Schibler-Pervangher

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